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Visualizzazione dei post da 2018

Analytics e Intelligenza artificiale, Infor punta su CFO e piattaforme sempre più verticali

Valorizzare il nuovo ruolo del Chief Financial Officer (CFO) , settore per settore, nell’era dei predictive analytics , proiettando grado per grado le imprese nella dimensione della digital transformation. È questo l’obiettivo, anche in Italia , di Infor , multinazionale focalizzata nello sviluppo e nell’implementazione di Enterprise Application. Infor serve moltissimi settori, e basta nominare alcuni dei suoi clienti per farsi un’idea dell’ampiezza del mercato: Ferrari, Università Cattolica, Levi’s, DHL, UPS, Del Monte, HP, CNH . Al centro di una strategia che punta sulla specializzazione dell’offerta ci sono soluzioni analitiche e applicazioni verticalizzate su cui si innestano servizi sempre più evoluti, che a loro volta mirano a condensare dati e input provenienti anche fuori dall’organizzazione per generare una visuale sul business dinamica e completa. Luigi Carcano, Sales Executive di ‎Infor per il mercato italiano , spiega in che modo oggi i suoi clienti stanno affrontando i nu

Farmaceutico, il consorzio Dafne rinnova la piattaforma per il ciclo dell’ordine

Nato nel 1991 per supportare lo scambio telematico di documenti del ciclo dell’ordine tra produttori e distributori nel settore farmaceutico italiano, il  consorzio Dafne  si è nel tempo ampliato alla quasi totalità dei distributori del settore, oltre che a numerose aziende sanitarie (ospedali), e ai settori contigui dei dispositivi medicali e dei prodotti per la salute. «Nel 2017, le soluzioni della piattaforma del consorzio hanno transato circa 3 milioni di documenti tra circa 500 aziende e strutture sanitarie della community», ci spiega Daniele Marazzi, Consigliere delegato del Consorzio Dafne . In questi giorni il Consorzio ha annunciato che metterà a disposizione la nuova piattaforma Condafne , che permetterà di cogliere appieno le opportunità dell’evoluzione digitale che sta pervadendo anche la filiera della salute. Il percorso di introduzione della nuova piattaforma Condafne si concluderà entro il 31 dicembre 2018, ma il processo di migrazione partirà già dai prossimi mesi.

Pianificazione finanziaria nelle PMI: 4 obiettivi e 4 motivi per evitare i fogli di calcolo

Chiunque lavori in area Finance si è imbattuto in problemi legati all’uso dei fogli di calcolo per la pianificazione finanziaria . Qualche esempio? Dati che non si sommano correttamente. Dipendenti che “maneggiano” ognuno a suo modo quegli stessi dati. Incapacità di fare previsioni accurate oltre i tre mesi. Impossibilità di capire da dove scaturisce un numero. O di lavorare insieme su un unico documento sempre aggiornato. Insomma l’uso dei fogli di calcolo per la pianificazione finanziaria costa molto in termini di tempi, errori, e spreco di risorse dedicabili ad attività a maggior valore aggiunto. Ma continua a essere molto diffuso in Italia, soprattutto nelle piccole e medie imprese. «Ci confrontiamo ogni giorno con aziende italiane con fatturati fino a 300-400 milioni di euro: manca una cultura della pianificazione finanziaria nelle PMI italiane  – spiega Marco Turani, Channel Director di 4 Planning , specialista di soluzioni software per la pianificazione economico-finanzia

Gruppo Filippetti: la collaboration 4.0 è il vero motore della Digital Transformation

Specialmente quando si parla di Collaboration, la tecnologia, per quanto potente possa essere, serve a poco se non offre all’organizzazione e agli utenti finali prima di tutto un’esperienza d’uso appagante e intuitiva. Le parole d’ordine sono integrazione, accessibilità, disponibilità degli strumenti di lavoro e condivisione, in un’ottica che superi il concetto di Unified Communication. Il tema è infatti quello di un Digital Workplace – postazione di lavoro dematerializzata, flessibile e ubiqua, ma soprattutto efficiente – che non richieda formazione o competenze particolari per essere utilizzato da chiunque anche subito dopo l’installazione. Per Alessandro Zattoni, Head of Enterprise Digital Transformation del Gruppo Filippetti , la Collaboration è addirittura al centro dei processi di evoluzione a cui si stanno sottoponendo le imprese più innovative. «Parte tutto dalla componente di comunicazione, che è il vero elemento abilitante della spinta impressa dalle soluzioni digitali», co

Le professioni del futuro: arrivano i Machine Learning Specialist

Cresce la domanda di Machine Learning Specialist e le professioni legate all’ambito dell’intelligenza artificiale (AI) si stanno sviluppando molto più velocemente rispetto alla maggior parte degli altri percorsi professionali. Il machine learning da un lato rappresenta una delle opportunità di lavoro più promettenti dei prossimi anni, dall’altro è un modello che mostra come le persone, che entrano oggi nella workforce, si adattino ai cambiamenti della richiesta occupazionale del futuro. A fare un excursus sul tema è un articolo pubblicato sul Financial Times, che riportiamo di seguito. Il machine learning nasce dal connubio tra statistica e informatica , e ha rivoluzionato il campo dell’AI: si basa contemporaneamente su una nuova classe di algoritmi di apprendimento che migliorano nel tempo e sulla disponibilità di grandi moli di dati che supportano sistemi. Molte organizzazioni hanno investito nell’infrastruttura IT necessaria per “accumulare big data “, spesso eliminando i silos

Top Consult e WebScience, alleanza in nome della enterprise collaboration

Combinare tecnologie allo stato dell’arte e attenzione al cliente per abilitare un nuovo modo di lavorare. È l’obiettivo della nuova partnership tra Top Consult e WebScience. La prima specialista da 30 anni nella gestione elettronica e conservazione digitale dei documenti, la seconda è una società di consulenza nata come spin-off del Centro di Ricerca EBLab del Politecnico di Milano. Insieme intendono proporre alle aziende consulenza organizzativa e strumenti di sensibilizzazione e di change management a supporto della soluzione collaborativa TopMedia Social NED di Top Consult. TopMedia Social NED  è la piattaforma che applica concetti e modalità operative dei social network alla gestione elettronica dei documenti. Il principio fondante è l’eliminazione delle e-mail nei processi strutturati e non, sostituite con gruppi di lavoro, bacheca e notifiche. La consulenza professionale di WebScience aiuta con un primo step il cliente nella identificazione dei processi aziendali su cui app

“People 4.0: anticipare il futuro per non rincorrerlo”. Il 16 maggio il Convegno dell’Osservatorio HR Innovation Practice del Polimi

Quanto è pronta la Direzione HR ad affrontare il cambiamento organizzativo imposto dalla Digital Transformation? Di quali competenze e strumenti dispone per supportare questa trasformazione? Quali sono le principali iniziative per attrarre le nuove professionalità digitali o svilupparle al proprio interno? Sono questi alcuni degli interrogativi a cui l’ Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano cerca di rispondere con la ricerca 2018, i cui principali risultati saranno presentati il 16 maggio a Milano in occasione del convegno “People 4.0: anticipare il futuro per non rincorrerlo” «La trasformazione digitale è la tempesta perfetta. Il digitale sta trasformando non solo prodotti, servizi e modelli di business, ma lo stesso modo di lavorare. E non abbiamo ancora visto nulla», sottolinea Mariano Corso, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio . «Il convergere di trend tecnologici assieme al diffondersi di modelli di consumo differenti è destinato a cambiare l’idea

Fatturazione elettronica costi e vantaggi (non solo fiscali) per tutte le aziende

Amazon “octopus”: nemici e rischi di una strategia tentacolare e bulimica

Che cos’è Amazon ? Un e-retailer o una piattaforma di e-commerce? Un operatore logistico? Un produttore di apparati elettronici (quali Kindle o Eco) e sistemi operativi (quali Alexa o Fire TV)? Un operatore finanziario, nell’ambito dei pagamenti e dei finanziamenti agli utilizzatori delle proprie piattaforme? Un’impresa operante nell’entertainment? Un fornitore di servizi cloud? Amazon è tutto questo, ma non solo: è da poco entrata con una significativa acquisizione (seguendo la strada tracciata in Cina da Alibaba) nella distribuzione fisica , integrandola con quella online; ha iniziato ad aprire librerie e drugstore, con una concezione sperimentale innovativa; è leader nel lobbying e l’acquisizione dello Washington Post da parte di Jeff Bezos (suo fondatore, CEO e principale azionista) può essere letta in questo quadro; sembra voglia entrare nel digital advertising, in competizione con Alphabet-Google e Facebook , e assumere un ruolo più forte nella finanza. “ Is Amazon Going to

FORUM PA 2018: sarà Stephen Goldsmith, docente della Harvard University, ad aprire la 29esima edizione

Il 22 maggio l’edizione 2018 di FORUM PA comincerà con il keynote da Stephen Goldsmith , il noto esperto a livello mondiale di pubblica amministrazione e modelli di government. “Quale PA per quale Paese? Un’altra riforma o un cambio di paradigma?”: sarà questo il titolo del keynote introduttivo in cui il Direttore del Programma di innovazione delle Amministrazioni presso la Harvard University Kennedy School of Government offrirà la sua visione di un nuovo modello di governance nella PA, basato sullo sviluppo dei servizi pubblici e della capacità amministrativa attraverso l’outsourcing, le partnership pubblico-private e l’uso efficiente dei dati. Goldsmith, , definito dal Wall Street Journal un “pioniere dei servizi pubblici”, è noto anche per il suo ruolo istituzionale (è l’ex sindaco di Indianapolis e il vicesindaco della città di New York, ndr) e per quello di autore di libri di successo, tra cui “Governare con la rete. Per un nuovo modello di Pubblica Amministrazione”. Ste

Supply chain globali più efficienti ma più vulnerabili: rischio di fornitura in primo piano

GDPR: rimane solo un mese. «Ecco cosa fare assolutamente»

GDPR : rimane solo un mese al 25 maggio, data in cui il nuovo Regolamento Europeo per il trattamento dati sarà pienamente operativo, è ancora possibile fare qualcosa? Certamente non partire adesso, è un po’ tardi, però c’è ancora tempo per riflettere sulle priorità e per soddisfare qualcuno degli adempimenti. Per questo ieri Digital360 ha tenuto in questi giorni a Milano il convegno “GDPR: ultima chiamata” , appunto come momento di ultima verifica dei requisiti richiesti dal regolamento europeo e di approfondimento dei risvolti di questa rivoluzione della protezione dati. «Abbiamo voluto dedicare un momento di approfondimento con i principali attori del settore perché la data protection è un fattore chiave per lo sviluppo di qualsiasi business», ha detto Andrea Rangone, AD di Digital360. Al convegno infatti sono intervenuti tra gli altri Giovanna Bianchi Clerici , Componente del Garante per la protezione dei dati personali, Francesco Pizzetti – Docente Diritto della tutela dei dat

Thun, innovazione digitale e omnicanalità al cuore della strategia. Cresce l’eCommerce e aumentano i negozi

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Innovazione digitale e omnicanalità. Parte da questi due fondamentali il nuovo percorso strategico avviato da Thun, l’azienda altoatesina che deve la sua fortuna ai famosi angioletti di ceramica. Il piano industriale varato lo scorso anno prevede infatti  investimenti per 40 milioni di euro nel triennio 2017-2019, concentrati principalmente sulla digitalizzazione, l’ampliamento e il rimodernamento dei punti vendita e la formazione del personale. La crisi che ha caratterizzato gli anni dal 2013 al 2015, il periodo più buio per Thun, è ormai un lontano ricordo. Il 2017 ha fatto da spartiacque: sotto la guida dell’ Amministratore Delegato Paolo Denti , il fatturato è aumentato a doppia cifra (+12,5%), sfiorando i 98 milioni di euro , e la crescita si è tradotta anche in 200 nuove assunzioni. Paolo Denti Amministratore Delegato, Thun «Il concetto di innovazione digitale in Thun è fortemente integrato con quello di omnicanalità », ha spiegato di recente nel corso di un conveg

Internet of Things, in Italia vale 3,7 miliardi: «È il momento di capire come valorizzare i dati»

Il mercato Internet of Things in Italia ha raggiunto i 3,7 miliardi di euro nel 2017, in crescita del 32% rispetto al 2016, trainata dai servizi abilitati dagli oggetti connessi, che valgono ormai 1,25 miliardi: un terzo dell’intero mercato. «Il 2017 è stato un anno molto positivo per l’loT – spiega Giulio Salvadori, Direttore dell’ Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano -. La domanda è trainata dalle imprese coinvolte nel processo di trasformazione digitale delle fabbriche, dalle Pubbliche Amministrazioni che – con o senza partner privati – avviano progetti di Smart City, e dai consumatori sempre più interessati a soluzioni smart per la casa, l’auto, la salute e il tempo libero». «Le imprese iniziano a intravedere il potenziale dei dati raccolti attraverso i dispositivi intelligenti – aggiunge Angela Tumino, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things -: lo dimostrano la diffusione di soluzioni che integrano IoT e piattaforme di analisi dei dati, algori

Al via il progetto editoriale Impresa 4.0, iniziativa di Digital360 che racconta le storie italiane di innovazione

Il  Piano Nazionale Industria 4.0 , (chiamato anche piano Calenda ) varato dal  Ministero per lo Sviluppo Economico  è stato un successo, tanto che ne è stata varata una seconda versione più estesa, denominata non a caso Impresa 4.0 , aperta a tutte le imprese che hanno intrapreso o si trovano nella fase di intraprendere il percorso di  digital transformation , mettendo a loro disposizione una serie di strumenti a supporto, non solo di tipo finanziario. Non si parla più solo di super e iperammortamenti e di crediti all’innovazione, ma di  crediti di imposta per le attività di ricerca e sviluppo, di accordi per l’innovazione su progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale,  di contratti di sviluppo su programmi di investimento strategici e innovativi di grandi dimensioni, della costituzione di centri di competenza ad alta specializzazione sulle tecnologie avanzate per le imprese, e di centri di trasferimento tecnologico per le attività di formazione e consulenza. Le aziend

Emanuele Balistreri è il Managing Director di Dimension Data Italia

Emanuele Balistreri è il Managing Director italiano di Dimension Data. In questa carica, riporta direttamente al CEO Europeo, Andrew Coulsen, e, insieme all’executive management team italiano, ha la responsabilità di definire e implementare le strategie rilevanti a guidare la crescita e lo sviluppo del business in Italia, in linea con gli ambiziosi obiettivi di espansione e di trasformazione di Dimension Data. Emanuele Balistreri Managing Director, Dimension Data Italia Balistreri in precedenza è stato Chief Operating Officer dello  IEO (Istituto Europeo di Oncologia) di Milano, e nel corso della sua carriera ha maturato una notevole esperienza manageriale e tecnologica in contesti di grandi dimensioni – tra cui  ICBPI, CartaSì e Aeroporti di Roma – dando un significativo contributo a progetti strategici di business, che sfruttano la tecnologia in linea con gli obiettivi aziendali. «Coniugare l’innovazione delle dinamiche di business e la tecnologia è la sfida che caratte

Sperlari ha un nuovo CEO

Piergiorgio Burei è il nuovo CEO di Sperlari, la storica azienda fondata a Cremona nel 1836 e dallo scorso settembre parte del Gruppo Katjes nota, oltre che per la marca omonima, anche per i marchi Saila, Galatine, Dietorelle e Dietor. «Sono davvero orgoglioso di prendere la guida di un’azienda importante e significativa come Sperlari – ha dichiarato il manager – e credo che il nostro portafoglio di marche e prodotti rappresenti una grande opportunità per crescere a lungo in Italia ed all’estero». Piergiorgio Burei CEO, Sperlari Burei ha lavorato nel mondo del largo consumo, in Italia ed all’estero, in aziende come Kraft/Mondelez, Ferrero, Heinz e negli ultimi 6 anni nel gruppo spagnolo GBfoods, dove ha guidato un profondo processo di trasformazione e rilancio, prima come General Manager di Gallina Blanca in Spagna e poi di Star in Italia. L’innovazione di prodotto e la comunicazione sulle marche, la crescita commerciale dell’azienda in Italia e all’estero e lo sviluppo de

HR, gli appuntamenti da non perdere a FORUM PA 2018

Quando si parla di Digital Transformation è riduttivo far riferimento esclusivamente al processo tecnologico: si tratta, infatti, di un percorso articolato di cambiamento, in cui rinnovo delle tecnologie e ripensamento complessivo del modello organizzativo vanno di pari passo. È un percorso invasivo, in quanto non esistono aspetti o attività, all’interno di qualsiasi organizzazione complessa, che non siano interessati dal cambiamento paradigmatico imposto dall’avvento delle tecnologie digitali. Quali sono gli impatti organizzativi dei processi di trasformazione digitale? Il 23 maggio, in occasione del Convegno “ Impatti organizzativi della Digital Transformation ”, organizzato all’interno della tre giorni di Forum PA 2018 , con Manuela Gianni Direttore Responsabile della nostra testata Digital4Executive , si affronterà il tema della Trasformazione Digitale nelle amministrazioni italiane e il ruolo centrale del coinvolgimento di tutte le funzioni dell’organizzazione per garantire l

Acquisti digitali: nelle imprese prevale la prudenza. Il 50% coglie il potenziale di eSourcing, eProcurement e SRM

Qual è il livello di consapevolezza delle imprese rispetto alla digitalizzazione dei processi di acquisto? E, soprattutto, qual è lo stato di avanzamento nell’adozione di strumenti, pratiche e conoscenze che possano aiutare l’azienda ad automatizzare operazioni a basso valore ed estrarne di nuovo attraverso l’analisi dei dati applicata alle piattaforme di SRM ( Supplier Relationships Management ). Coinvolgendo circa 170 aziende di tutti i settori , a livello internazionale, a queste domande ha provato a rispondere lo studio “Digital Procurement: Just Hype or the New Standard?” realizzato da Jaggaer, gruppo specializzato in soluzioni per lo Spend Management, in collaborazione con BMÖ (Austrian Association for Supply Chain Management, Procurement and Logistics). Dall’indagine emerge che circa il 40% delle aziende gestisce digitalmente alcune attività (soprattutto sourcing, SRM e processi transazionali) e il 54% ha creato le premesse infrastrutturali per lo sviluppo di applicazioni di